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Blow-Up è un film del 1966 diretto da Michelangelo Antonioni

Fotografia, si possono fare fotografie agli sconosciuti o in luoghi pubblici?

Molto in sintesi. Fotografare gli sconosciuti per strada (o in altro luogo pubblico al chiuso), dipende. Pubblicarle: no.

Sono ben lontani i tempi in cui uno dei fotografi più bravi di tutti i tempi, Henri Cartier-Bresson fotografava “l’attimo” per strada, immortalando persone colte in ambientazioni e in situazioni visionarie.

Visto che ci troviamo, approfondisci la sua storia e le sue foto, studiane il movimento, la prospettiva, il significato, e vi ci troverai un mondo.

 

Henri Cartier-Bresson
Henri Cartier-Bresson

 

Tornando a noi esseri umani, che ci ritroviamo in questo dilemma, alla luce di nuove leggi a protezione della privacy degli individui, come dobbiamo comportarci nel fotografare persone?

Chi fa una foto esegue una forma creativa e artistica, quindi la fotografia può essere considerata una opera inalienabile ed una composizione creativa (a tutto viene dato un giusto peso, vi prego non paragonatevi a Cartier-Bresson!).
Tuttavia, questa forma creativa riguarda una composizione! E non il soggetto della foto.
Quindi, se un fotografo professionista e dotato di grande talento e di indiscussa e riconosciuta fama artistica fotografa il suo piatto di frutta, questa sarà considerata una fotografia e lui avrà i diritti di autore ed i diritti per mostrarla ovunque.  Invece, se va per strada in centro a Roma e fotografa di nascosto una sconosciuta sarà l’autore di una fotografia, ma senza il permesso di questa ragazza non potrà né pubblicarla, ne stamparla e rischia comunque di prendere due sberle.
Aggiungo, che l’educazione viene prima della legge.

 

La legge italiana è chiara e riporta molti esempi pratici.

  1. Persone a caso per strada, no.  E’ ovvio che la foto perde di spontaneità se si chiede al soggetto di poterlo fotografare. Ma se abbiamo un momento alla Cartier-Bresson si farà una foto e poi in modo educato e delicato gli comunicheremo che gli è stata fatta una foto (magari lodandolo affinché non se la prenda) la si guarda insieme e chiederemo il permesso per tenerla.
  2. Le persone coinvolte in un evento pubblico preciso, che sia per strada o al chiuso, si intendono implicitamente consenzienti nell’uso delle fotografie scattate durante lo stesso. Spesso infatti ad eventi dove sia possibile aggiungere questo stadio burocratico, che so ad eventi di formazione dove c’è anche una registrazione di nomi e dati personali, etc vi fanno firmare una liberatoria, vi sarà capitato.
  3. Pagina facebook o su un nostro portfolio online, assolutamente No. Questo è incivile e maleducato.
  4. Vendere la foto? Se non esplicitamente reso il consenso, no.

 

Fotografie di sconosciuti: quando si possono pubblicare?

Per capire, dunque, quando una foto può essere pubblicata è importante il luogo in cui viene scattata, che deve essere pubblico.

Le strade, le piazze, le spiagge, qualunque zona aperta in cui si possa accedere liberamente è senza dubbio qualificabile come tale. Ma pubblici sono anche teatri, cinema, locali dove si possa entrare senza alcuna formalità o controllo (ad esempio, in occasione di un comizio pubblico in luogo chiuso); oppure un’aula di tribunale dove si svolga un processo penale che, nella sua fase del dibattimento e salvo i rari casi di processi a porte chiuse, è pubblico.

Sulla base di quanto detto, le foto di sconosciuti fatte in strada possono essere pubblicate in ipotesi del genere:

  • manifestazione pubblica: se la persona ritratta sta partecipando ad un evento pubblico si può pubblicare la foto. Per esempio, gara sportiva, carnevale, concerto in cui la persona sta suonando o cantando, ecc… In casi di tal genere, infatti, a prevalere è il diritto di cronaca;
  • luoghi pubblici generalmente intesi: ad esempio, se si fotografa il duomo di Milano e davanti ci sono delle persone, anche riconoscibili, si può pubblicare la foto, purché appunto la foto sia “del duomo di Milano” e non relativa alle persone che sono lì davanti. Ciò implica che se la foto ritrae il primo piano di una persona sullo sfondo il duomo, non è possibile pubblicarla;
  • personaggi pubblici, come il sindaco, una personaggio televisivo, un calciatore, un cantante ecc… In tutti questi casi non serve l’autorizzazione;
  • se non si vede il viso: se la persona non è riconoscibile, tanto basta affinché la sua privacy sia garantita;
  • la fotografia serve per usi di giustizia;
  • la fotografia serve per usi di polizia;
  • la foto serve per scopi scientifici, didattici o culturali;
  • foto di minori o di adulti scattate nel corso di reportage in paesi lontani. In realtà, teoricamente, non sarebbe possibile ma è molto improbabile che ci giunga un’opposizione o una denuncia.

 

Approfondimenti e fonte
128676_si-possono-fare-foto-agli-sconosciuti

In copertina
BlowUp è un film del 1966 diretto da Michelangelo Antonioni

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