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2022, Come si trasformano i luoghi dell’Arte e i Musei?

Negli ultimi due anni l’emergenza Covid-19 ha trasformato le nostre vite. Cosa sta accadendo ai luoghi dell’Arte? Sono sospesi dove li avevamo lasciati oppure sta maturando una nuova idea di Arte?

Dopo due anni le cose non possono restare ferme, non fa parte dell’uomo e non fa parte della natura. Anche l’Arte è cambiata, la Fotografia è cambiata… e pure i musei sono cambiati! Cosa è successo?
Mostrerò alcuni esempi, ma prima è necessario fare una premessa: il mondo della comunicazione è cambiato, siamo nei decenni della comunicazione digitale e le informazioni si muovono ad una velocità pari alla curiosità del nostro cervello. E’ impensabile che nel 2022 le arti visive siano ferme al decennio scorso o alla cultura “del bello”. In questi decenni di trasformazione gli elementi visivi non sono più rappresentativi della cultura estetica e della ricerca creativa dal Rinascimento ad oggi, ma si sono trasformati in un mezzo per comunicare e renderci protagonisti ad ogni costo. (comunicare oppure urlare, a voi il giudizio)

 

 

Selfie e musei

Il rapporto con l’arte è divenuto un gioco, ogni cosa è diventato un gioco.  Alcuni musei hanno cercato di incentivare le visite inventando lo slogan “Museo Selfie Day”.  Dal punto di vista visivo e creative devo ammettere che sono rimasto molto incuriosito: ho sorriso, ho trovato molto interessante il fatto che i Musei di oggi siano disposti a guardarsi attorno e cercare una comunicazione efficace e adatta al mondo in cui viviamo.  L’arte diviene più interessante, apparentemente meno noiosa e si abbassa alla cultura pop per essere accessibile a tutti.
Purtroppo, non è sempre facile fare cambiamenti e il risultato può essere opposto alle nostre aspettative. Infatti, il gioco è bello finché dura poco.

 

Chiusure e lockdown? Il Van Gogh Museum non ci sta e diventa beauty center
Chiusure e lockdown? Il Van Gogh Museum non ci sta e diventa beauty center

Linguaggio e sfrontatezza

Chiusure e lockdown? Il Van Gogh Museum non ci sta e diventa beauty center. E’ su Artribune un recente articolo in cui il museo di Amsterdam usa il linguaggio della sfrontatezza per far parlare di sé. Ovviamente il museo non ha cambiato codice ateco e non è stato acquistato da un supermercato: si tratta di una controversa campagna di comunicazione.
Da quanto tempo i musei hanno adottato un linguaggio così sfrontato e pittoresco?  Dopo due anni di chiusure e il futuro che si presenta dinnanzi è necessario agire, fare qualcosa, adattarsi e mettere tutto in discussione. Diverranno sempre più popolari, luoghi poliedrici dove trascorrere il tempo. E quindi il modo di comunicare, e soprattuto il modo di porsi, è destinato a cambiare per sempre.  Troveremo idee come questa sempre più frequentemente, è necessario che i musei trovino un linguaggio per restare visibili e trasversali alle epoche.

 

Icone moderne

Le icone sono cambiate, oggi gli artisti usano personaggi Marvel e cartoni animati, cantanti e icone delle nuove generazioni.  Lo Street Art è diventato molto rappresentativo di queste icone, è molto facile trovare graffiti di notevoli dimensioni in città metropolitane: Londra, Bristol, Berlino, Milano, sono città europee che hanno da sempre proposto importanti esempi di street art e tendenze creative direttamente dai quartieri più underground.

 

Arte e Democrazia?

L’arte ha ispirato personaggi di ogni livello culturale, politici e letterati. Possiamo parlare di Arte Democratica perché ha ispirato storie e vicende politiche dall’antica Grecia al mondo moderno. L’arte è quindi una forma di giudizio e di ispirazione che senza dubbio è stata usata in molte occasioni come propaganda politica, oppure per giustificare decisioni e scelte politiche. Questo tam-tam è ancora di fronte a noi, sta “pensando”, ma si è adattato ed è divenuto uno strumento commerciale!  Infatti nell’arte troviamo non più idee filosofiche, bensì riferimenti alla cultura pop e marketing.  A che pensa, oggi, il pensatore di Rodin?

 

 

Occorre interrogarci su cosa è oggi l’Arte: una cultura in grado di attraversare le epoche, oppure una definizione visiva degli anni in cui viviamo? Qual è la differenza tra Arte e Moda?

 

 

Se desiderate approfondire:

Artribune
Van Gogh museo diventa un beauty center

Ilsole24ore
https://st.ilsole24ore.com/art/viaggi/2016-03-03/arte-democratica-bello-street-art–102059.shtml?refresh_ce=1

Treccani
https://www.treccani.it/magazine/atlante/cultura/Pistoletto.html

Exhibart
Nuove estetiche dell’arte che emerge

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